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CLELIA E I CAMIONISTI, (vera la prima parte)


di 50epiu
08.10.2023    |    293    |    0 8.0
"Con Clelia, a parte le avventure ke viviamo insieme, abbiamo un rapporto ke ci vede viverne altre x conto nostro, e poi ce le raccontiamo, commentandole e..."
Con Clelia, a parte le avventure ke viviamo insieme, abbiamo un rapporto ke ci vede viverne altre x conto nostro, e poi ce le raccontiamo, commentandole e facendo sesso.
Quindi quello ke fece Clelia una mattina di giugno, sarà lei a raccontarlo.
Mi svegliai alle 6, xke avevo un colloquio di lavoro a Silvi marina alle 11,30.
Mi preparai, misi un vestitino intero con tutti bottoni, giallo a fiori, ma sbottonato fino al perizomino bianco e fino alle
tette senza reggiseno, era la fine di giugno e alle 6 già era caldo, alle 6,30 ero già in macchina.
Presi l'autostrada a Val di Sangro e via verso Silvi senza correre, 90 km orari, all'altezza di Ortona, mi viene da fare la pupù, e decisi di fermarmi al distributore prima di Francavilla.
Cera poco traffico, erano quasi le 7, e cera un TIR ke si accingeva a sorpassarmi, ma all'altezza del mio finestrino l'autista rallentò in modo ke quello seduto al lato passeggero con una canotta blù potesse guardare le mie
cosce e di più, poi finì di sorpassare e si allontanò.
Non vedevo l'ora di arrivare al bagno uff, arrivai, posteggiai, e a pochi passi cera anke il TIR del guardone, presi la borsa e corsi in bagno, finalmente, mi pulisco avanti e dietro con i kleenex imbevuti ke porto sempre in borsa mi lavo le mani e passando davanti ai bagni dei maschi vidi quello del TIR ke si lavava e i nostri sguardi s'incrociarono.
Andai al bar e alla cassa ordinai caffè e cornetto, dietro di me cera il tizio "posso offrirle la colazione?" mi dice "no grazie"
"insisto, mi kiamo Salvatore, scusi se l'ho guardata prima, ma come si fa a non guardare una donna così bella" "grazie del complimento sono Clelia" e approfittando della mia distrazione
aveva gia pagato anke x me, ora mi sentivo in debito.
"Stai andando al mare" "magari, no ho un colloquio di lavoro"
"così vestita credevo, ma scusa, io vado a Milano porto cocomeri"
Intanto uscimmo, andando nella stessa direzione, macchina e TIR erano vicini. "Kissà com'è faticoso portare quei bestioni" dico "no, sono leggerissimi da guidare, una volta si ke era faticoso ora viaggiamo in 2, dentro e come un salotto c'è il letto, clima, frigo, e anke tv, vuoi vedere!" e mentre parlava apre lo sportello lato passeggero, e mi invita a salire x vedere, misi un piede sul primo scalino, poi sul secondo e lui dietro ke sbirciava sotto il vestito "hei mi stai guardando il culo!" " ma come si fa a non guardare, sei uno schianto" sale anke lui e mi fa vedere il salotto come lo definisce lui, è veramente bello, "è bello, ci si può abitare, ma non siete in 2?" "il collega dorme come un ghiro, ha guidato tutta la notte, e ora tocca a me"
Mentre parlava di colpo mi mise la mano dietro la testa, l'avvicinò alla sua e mi baciò in bocca, mi prese alla sprovvista, io mio malgrado contraccambiai," non perdi tempo tu" "sembra ke ti è piaciuto, hai delle labbra stupende" " mh non era male" nel mentre schiacciò un pulsante e come x miracolo si kiusero tutte le tendine.
Ero in balia delle sue mani, sembrava un polpo, fini di sbottonarmi il vestito, mi succhiò le tette, io non dissi niente, la voglia mi era già presa quando mi aveva guardato dal finestrino, mi mette a gambe aperte sulla consolle centrale, sfilò il perizoma e sparì con la testa fra le cosce, aveva una lingua ke sembrava un piccolo cazzo, la muoveva da far paura, mi stava già facendo godere, se ne accorse dalle mie contrazioni e ci diede ancora di più, vorrei gridare,"ssssh non svegliare Gino" si sedette lui sulla consolle, si sfilò pantaloni e mutande " oddio, ma è enorme" " ai paura?"
ma mentre parlava già me lo stavo lavorando di lingua, lo leccai dalla punta alle palle e viceversa, ogni volta ke tornavo su lo ingoiavo fino in gola "mi stai facendo impazzire, ma non farmi venire ke ti voglio sfondare" e con quella bestia, in larghezza e lunghezza,(25 forse) certo non mentiva, mi fece mettere coi gomiti appoggiati sulla consol, e me lo infilò a pecorina in un sol colpo, avevo la fica zuppa e scivolava ke era una delizia, mi prese x le tette e me lo sbatte fino all'utero, "e bellissimo, hai un cazzo stupendo, come sarebbe bello averne uno anke nel culo" "ma allora sei una vera porcellina, ora ti faccio sentire questo in culo" "si sono una porca, quando comincio non mi fermo più, dai sfondami il culo" lo cacciò dalla fica e mi inculò in un sol colpo lasciandomi senza fiato, ma è solo un attimo, spingevo verso di lui e lui spingeva sempre più dentro, ormai le sue palle le sentivo sulle chiappe, e sentii anke un getto caldo ke mi riempì "non ti fermare sto godendo di nuovo" mi massaggiava la fica con la mano e godevo come una matta, ma in silenzio.
"Se vuoi venerdì prossimo ripasso la sera sul tardi da Milano, organizzo un'orgetta con un paio di colleghi, conosco anke una coppia ke fa traslochi e ha un furgonato molto comodo, la moglie è bsx e ama leccare la fica" "xke no, non l'ho mai fatto con una donna, scambiamoci in tel, ma se dico, sempre sta pubblicità, c'è mio marito e ti richiamo io" "ok"
E arrivò il venerdì, la mattina Salvatore mi chiamò, "arrivo verso le 20, ma gli altri alle 22, se x te va bene mangiamo qualcosa all'autogril. mentre li aspettiamo" "x me va bene, dico a mio marito ke vado a lavorare in un ristorante e sono libera"
Come disse ceniamo, anke con Gino, il collega, alle 21 poi, nell'attesa ci raccontiamo le nostre vite, lui è divorziato, ha 45 anni e una figlia di 15, è di Agrigento e gira tutta Italia.
Alle 21,50 gli squillò il tel "ok arriviamo" ci avviammo verso il suo TIR, aveva posteggiato in un posto in penombra, come anke gli altri.Ci presentammo, erano tutti ben piazzati e muscolosi, anke la lei era minimo 80 kg, salimmo tutti sul furgone dei traslochi, Salvatore, Gino,2 dell'altro TIR, marito e moglie dei traslochi e io, era tutto coibentato, sembrava fatto apposta x scoparci dentro cera anke un divano a 3 posti e qualke mobile, "e roba ke devo portare in una casa x le vacanze a Cirò marina e il divano proprio ci voleva hahaha!"
La luce nel furgone era bassa, gli uomini si spogliarono, e a parte Salvatore gli altri 4 erano nella norma, dai 18 ai 20, ci spogliammo anke io e Katia, così si kiamava lei, ci mettemmo in ginocchio e in un batter d'occhi i cazzi erano già nelle nostre bocche, Katia era brava a succhiare, quasi mi batteva, poi di colpo lasciò il cazzo e mi baciò in bocca, era la prima volta con una donna, e non era male, mi disse di sedere sul divano, mi allargò le gambe e me la leccò, mentre 1 era già dietro di lei ke la scopava, poi 1 mi alzò un po e si mise sotto di me inculandomi, mentre lei continuava a leccarmi, era una cosa bellissima, ma Salvatore non ci stava, voleva la mia fica x lui così la fece togliere e sempre avendo il cazzo dell'altro nel culo mi sfondò la fica, mi sentii tutta piena e venni in un attimo. Intanto gli altri 3 si scopavano Katia nel culo, messa a 90 gradi con le mani appoggiate sul divano se li fece sborrare tutti nel culo, finito 1 entrava un altro, gli colava sborra dal culo come un fiume, era una bsx , ma con la passione x il cazzo, e il cornuto del marito era più ke compiacente, intanto a me mi stavano ancora scopando in 2, erano duri a venire, e culo e fica quasi mi prendevano fuoco, finalmente esplosero all'unisono, Katia venne a succhiarmi le tette e mi baciò in bocca, prese il cazzo di Salvatore ke era appena uscito dalla mia fica e lo ripulì con la lingua, e meraviglia, torna a leccarmi la fica gocciolante di sborra facendomi avere un super orgasmo, godo godo godo mai mi era piaciuto tanto, ora sarò la prima a cercare una bsx, ma questi erano veramente affiatati e spero di rincontrarli.
"Spero di rivedervi mi è piaciuto tanto" dico a Salvatore " il tuo numero ce l'ho, quando ripasso di qua ti avviso, xke faccio anke la via di Napoli, Roma, Firenze, fino a Torino, e se puoi ci vediamo" "ok, cercherò di essere libera x quando sarà, non voglio certo perdermi uno come te, magari in compagnia"
E così saluto tutti facendoci la promessa di rivederci, e vado via verso casa, ho proprio voglia di una doccia.
Questa e la storia raccontatami da Clelia, sempre più porcella.
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